copertina di caricamento di un vecchio video games del commodore 64

Video games l’evoluzione nel tempo

Per tutti coloro che come me, sono nati tra gli anni 70 e 80; hanno vissuto la grande evoluzione dei video games, forse è una delle poche note positive di coloro nati in quegli anni.

Il primo prototipo di gioco venuto al mondo è OXO, nato dai computer degli anni ’50. Per essere più precisi correva l’anno 1952 presso l’Università di Cambridge; quando per la prima volta su un computer chiamato EDSAC. “Electronic Delay Storage Automatic Calculator”; venne programmato il primo gioco, appunto OXO.

la prima forma di video games oxo, il classico gioco del tris

Di conseguenza la prima pietra miliare di tutti i video games; fu posta semplicemente con un video gioco che riproduceva il classico tris. Difatti OXO non era altro che il gioco del tris, in versione digitale. Vi era una griglia di 9 caselle; sulla quale era segnata un “O” e una “X”. Il primo che riusciva a mettere in fila il proprio simbolo sia in verticale , orizzontale o diagonale vinceva.

Con il passare del tempo vennero create altre elaborazioni di OXO. Negli anni tra il 1961 ed 1962 al MIT, negli Stati Uniti, un gruppo di giovani scienziati riesce a dare movimento a dei puntini luminosi su uno schermo catodico collegato a un PDP-1. Uno dei primi computer con dimensione “umana”; nasce così Spacewar!, il primo videogioco creato a scopo ludico; realizzato principalmente da Steve “Slug” Russell.

L'immagine rappresenta la semplicità del gioco spacewar, il quale comunque riscosse un enorme successo in quegli anni
immagine del videogame spacewar

La rivoluzione dei video giochi

Il vero sviluppo dei video games si ebbe negli anni ’70, con l’avvento dei cabinati, i quali riempirono le sale da gioco. IL mondo era entrato in un altra era, quella videoludica. Nulla sarebbe stato più come prima; in quei anni incombeva sul mondo la così detta guerra fredda Tra Russia ed America. Le quali oltre sul fronte bellico, si fronteggiavano anche per la conquista dello spazio. Erano anni pieni di tensioni, pertanto i video games portarono un pò di distrazione, o meglio tutti adesso potevano giocare alla guerra senza farsi male. Nacquero così le prime industrie di video games.

1972 nascita dell’Atari

Nell’anno 1972 nasce la prima casa di sviluppo per video games, l’Atari. Il primo videogioco prodotto dalla casa videoludica fu un game arcade dal nome  PONG, il quale ha come primato di essere anche il primo grande successo dell’industria. Il gioco consisteva nel muovere delle racchette su uno schermo al fine di colpire una pallina che rimbalzava da una parte all’altra dello schermo. Dopo che l’atari nel 1972 che con i cabinati arcade aveva rivoluzionato le sale da gioco; pensa al passo successivo; pertanto nel 1975 produce la prima console dedicata , la quale ebbe un grande successo; adesso si poteva giocare anche in casa con gli amici ai videogames.

1978 l'inizio dell'età d'oro dei video giochi

L’anno 1978 dagli esperti del settore venne definito come l’inizio dell’età dell’oro dei videogames nel mondo, perché a partire da quell’anno le case produttrici iniziarono a sfornare titoli di grande impatto sul mercato videoludico, come:

  • Space invaders
  • Asteroid
  • Breackout
  • Galaxian
  • Night driver

In questi anni in oltre cominciano a diffondersi gli home computer, modelli di personal computer  i cui costi contenuti e più abbordabili; suscitarono un grande interesse tra gli estimatori del settore anche perché utilizzabili da utenze domestiche poco esperte, e quindi adatti anche a un uso del tutto o in parte a fini di intrattenimento. In questi anni nacquero anche i primi sparatutto a scorrimento, seppure ancora i videogiochi erano in bianco e nero, riscossero un grande successo. I ragazzi di quell’epoca, si sentivano i pionieri di una nuova tecnologia che avanzava insieme a loro; evolvendosi ogni volta in qualcosa di più sofisticato e coinvolgente. nacquero così quelli che furono e definiti i primi bestseller dei videogiochi come Mario chiamato all’epoca Jumpman e Pac-man.

La vera svolta :

La vera rivoluzione che fu inserita con Mario e pac-man, stava nel fatto che in questi casi l’utente poteva identificarsi con un personaggio e diventare il soggetto del gioco. Gli home computer, in questi anni diedero un ulteriore spinta al settore videoludico; anche perché adesso erano dotati di joystick una vera rivoluzione per quei tempi. Molti modelli, come i Commodore, Sinclair o MSX, divennero storiche macchine da gioco al pari delle console. Tra i molti giochi apparsi originariamente su queste piattaforme si possono citare 3D Monster Maze, precursore dei moderni sparatutto in prima persona, e Mystery House, la prima avventura con grafica.

1982 La commodore entra in gioco

Per la precisione la Commodore Business Machines Inc. nel gennaio del 1981 entra nel mercato degli home computer per rispondere al crescente interesse del mercato consumer con il primo prodotto chiamato VIC 20. Dopo il grande successo che riscosse questo personal, l’azienda decise di continuare su quella stesa linea ma implementando grafica e suono; nasce così nella primavera del 1982 il commodore 64. all’interno di quel case vi era equipaggia una RAM di 64KB tutti indirizzabili alla CPU da 8 bit; in oltre c’è un chip dedicato alla grafica e uno alla riproduzione musicale; una grande rivoluzione per l’epoca.

Questo computer in oltre poteva essere programmato in linguaggio basic; in quegli anni nacquero i primi nerd del settore, i quali muovevano i primi passi nell’informatica amatoriale, digitando le prime stringhe sulla inconfondibile tastiera del c64. visto il grande successo di questo pc/console molte industrie videoludiche iniziarono a sfornare valanghe di videogiochi che giravano sul commodore 64, anche perché questo dispositivo permetteva di caricare i giochi in diversi modi; da musicassette, con cartucce e persino con floppi disk. questa per l’epoca fu una grande svolta, anche se per la maggiore si vendettero più cassette per il costo più abbordabile.

Per i nostalgici dell’epoca vi lascio dei link dove acquistare un emulatore del commodore 64; oppure dell’ Amiga 500

Solo per citarne alcuni ma la lista in realtà sarebbe molto più lunga, per i più nostalgici dell’epoca vi rimando ad un video su youtube ; con una bella raccolta di video games. Dopo il successo del vic 20 e del commodore 64, nel 1985 la Commodore acquistò la società “Amiga corporation” e della fusione nacque l’Amiga Commodore con la prima versione Amiga 500, e in seguito 600, 1200 e 2000; si era entrati nell’era dei giochi a 16 e 32 bit, un notevole passo in avanti sia per grafica che per effetti speciali. Ma come tutte le belle cose prima o poi sono destinate a finire e nell’aprile del 1994 la società fallì. La Commodore lasciò un grande vuoto tra gli estimatori, i quali ormai erano diventati utenti esperti del settore che non si limitavano solamente a giocare ma, sperimentavano digitando stringhe in basic o visual basic.

La quarta era dei video games e delle console

Questi anni videro la nascita delle prime e vere console per videogiochi degni di questo nome, come il Sega mega drive e del super Nintendo, anche se in un passato recente avevano avuto momenti di gloria con il Sega master System e con la Nintendo dove quest’ultima riscosse tantissimo successo il super famoso idraulico super Mario, icona della Nintendo. Presto la notorietà delle console sul mercato venne sbaragliata dalla Sony Interactive Entertainment che nel 1994 immise sul mercato la PlayStation fu un enorme successo dando inizio ad una rivoluzione che modificò l’immagine delle console stesse per il grande pubblico, da prodotto pensato per un pubblico più giovane a realtà tecnologica in grado di cambiare la quotidianità familiare.

La Sony in oltre cambiò totalmente i supporto del caricamento dei giochi, adesso questi ultimi non erano in cartucce o floppy disk ma in CD; la PS1 fu la prima console ad aver una unità ottica digitale per la lettura dei compact disk. ovviamente i supporti ottici permettevano una grande spazio dove archiviare i giochi e la grafica della play station era ineguagliabile per le altre console.

Video games e 3D

La vera rivoluzione nei video games avviene con l’avvento dei motori grafici 3D, meglio conosciuti “graphics engine 3d”; l’esperienza di gioco cambia totalmente, adesso l’utente ha la possibilità di spaziare “liberamente” all’interno della piattaforma con una grafica decisamente migliorata; tuttavia i primi risultati apprezzabili della grafica 3D nei videogames si ebbe su tutte le piattaforme già agli inizi degli anni Novanta, ad esempio in Alone in the dark (1992) o Star Fox (1993), nonché nei giochi da sala, come per il primo Virtual Fighter (1993). Grazie a PC, adesso il mercato proponeva dispositivi con decine o in alcuni casi centinaia di MB di memoria RAM da sfruttare per la grafica. Mentre questo prima degli anni Novanta era un problema perché si doveva scendere a compromessi con la disponibilità della RAM dei dispositivi dell’epoca, sia per le console che per i primi Personal computer, ad esempio il commodore 64.

In quel periodo nacquero molti giochi privi di ambientazione, i quali esaltavano la grafica piatta di quei tempi ad esempio street fighter; il quale anche se utilizzava il classico scorrimento orizzontale riscosse un grande successo. Adesso ognuno poteva scegliere un suo personaggio preferito e sfidare gli amici. La vera differenza e la svolta decisiva fu fatta dalla SONY, con l’introduzione del mercato della playstation era il 1994. Con l’introduzione della console Sony adesso era possibile creare giochi in 3d,i giochi adesso erano in cd dove vi si poteva immagazzinare molti più dati e caricarli in modo più veloce. Ma per i giochi in 3D si doveva scendere a compromessi.

Si era arrivati ad un punto di svolta, gli sviluppatori erano ad un bivio dovevano scegliere se era più conveniente un video games in 3D dalla giocabilità indiscutibile ma dall’aspetto un spigoloso o meglio poligonale; oppure ritornare al vecchio 2D sfruttando tutta la potenza grafica e quindi avere un definizione dettagliata. Alla fine il vero colpo di genio fu che gli sviluppatori dei giochi per la playstation scelsero entrambe le soluzioni, ossia con grafica mista. Realizzarono personaggi tridimensionali su sfondi bidimensionali, il vantaggio e che si poteva muovere il personaggio in 3D in tutte le direzioni su scenari dettagliati; un esempio fu Resident evil.

video games in 3D per playstation resident evil basato sulla grafica ibrida 2D e 3D
Scena del gioco resident evil per ps1

Lo sviluppo dei videogames ancora oggi è in continua evoluzione ed ai giorni la tecnologia fa passi da gigante sia nel settore del 3D, con nuovi motori grafici e programmi performanti, sia a livello di console e computer gaming immettendo sul mercato veri mostri per giocare.

Per i più nostalgici vi lascio dei link dove acquistare console dei vecchi videogames.

Non mi resta che augurarvi buon divertimento, facendo un salto nel passato.

Foto Foto Foto

Non mi resta che augurarvi buon divertimento, facendo un salto nel passato.

2 commenti su “Video games l’evoluzione nel tempo”

  1. Credo che siano questi ultimi anni e quelli a venire che. Non trovi note positive Magari fossimo ancora in quesi super anni 70/80 !!!
    Un mondo sopratutto quello europeo drasricamente migliore a 360 gradi su tutto
    Videogiochi e non parliamo di musica!!! E quelli nati tra 60/70 han visto e vissuto ancor meglio tutto cio a partire dall elettomeccanico!!!

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